L’omicidio di Giuseppina Casasole potrebbe essere avvenuto con dinamiche diverse. Sarà la perizia a chiarire ogni dubbio su Samuele Viale e la sua presunta incapacità di intendere e volere al momento dell’omicidio di Limone. A mettere in discussione il tutto è lo stesso difensore del presunto killer.

Samuele Viale ha ucciso Giuseppina Casasole perché sotto effetto di allucinogeni? Potrebbe non essere questo il movente dell’omicidio di Limone: a gettare dei dubbi è lo stesso difensore del sospettato. L’avvocato Luca Ritzu ha sottolineato infatti che la confessione resa dal suo assistito è avvenuta “dopo quattro giorni di ricovero nel reparto di psichiatria“. Agli inquirenti Samuele Viale ha inizialmente imputato l’omicidio di Limone ad un “incidente” provocato dagli effetti degli allucinogeni. A sua discolpa ci sarebbe la sua tossicodipendenza, un fattore determinante che potrebbe aver falsato la sua confessione.

Giuseppina Casasole, omicidio Limone: Samuele Viale incapace di intendere e volere?

Samuele Viale ha mentito agli inquirenti? Lo dovrà stabilire una perizia psichiatrica, per valutare se Giuseppina Casasole è stata uccisa mentre il 19enne si trovava sotto l’effetto di allucinogeni.

“Occorre anche stabilire se la confessione sia vera, inventata, fuorviata o condizionata”

Lo stesso legale del 19enne ha richiesto una perizia psichiatrica in fase di incidente probatorio, come sottolinea Viterbo News. Gli specialisti determineranno così se l’azione di spingere Giuseppina Casasole da un dirupo di 50 metri sia stata dettata da una momentanea incapacità di intendere e volere.

Giuseppina Casasole, omicidio Limone: Samuele Viale uscirà dal carcere?

Nella sua deposizione, Samuele Viale ha rivelato di aver spinto la donna seguendo una vocina nella testa. Sembra che poco prima avesse assunto dell’LSD.

“La confessione del ragazzo è stata resa in maniera particolareggiata – sottolinea il legale – già il fatto che fosse ricoverato in psichiatria, fa emergere dubbi”

Il prossimo 20 giugno si terrà l’udienza per conferire l’incarico, mentre il legale del 19enne ha già richiesto che il suo assistito possa uscire dal carcere di Le Vallette.

“Il ragazzo non sta bene dal punto di vista psicologico”