Verissimo ritorna nel pomeriggio di Canale 5 sabato, 11 novembre 2017, con ospiti eccezionali. Fra questi troveremo il volto storico di Quarto Grado, Gianluigi Nuzzi, che ha appena pubblicato il suo libro Peccato originale. Un nuovo testo sugli scandali che circondano il Vaticano e che prosegue l’inchiesta condotta dal noto giornalista sui segreti della Chiesa.
A Verissimo, Gianluigi Nuzzi non parlerà solo del suo nuovo libro, in cui grazie a documenti inediti e carte riservate dello Ior segue le tre strade che attraversano la Chiesa cattolica: il sangue, il sesso e i soldi. Il tutto dalla nomina a pontefice di Paolo VI fino ai giorni nostri. Durante la sua intervista a Verissimo, Nuzzi ha sottolinato di non voler smettere di cercare “notizie che alcuni non cercano o che fanno finta di non vedere”.
Gianluigi Nuzzi a Verissimo: “Ho un’altra testimonianza”
Dalle molestie alla polvere troppo scottante spesso nascosta sotto ai tappeti dei prelati del Vaticano, Nuzzi prosegue las ua opera per rappresentare chi non ha voce.
“Posso dire, per la prima volta, che ho raccolto, ormai dopo la pubblicazione del libro, un’altra testimonianza di un altro ragazzino che andava sempre in quel pre-seminario e che ha subito degli abusi sempre lì da parte di un importante vescovo”.
Nuzzi a Verissimo, da Papa Luciani a Madre Teresa
Nuzzi ha sottolineato inoltre a Verissimo che la morte di Papa Luciani va considerata a tutti gli effetti un omicidio morale. Il Pontefice non sarebbe stato ucciso ma “schiacciato da cose tremende che arrivavano, come legami, fino all’appartamento pontificio”. Il timoniere di Quarto Grado parlerà inoltre del giallo di Manuela Orlandi, che ai suoi occhi potrebbe essere morta, come sottolineato alcuni mesi a da Papa Bergoglio.
“Madre Teresa resta e resterà sempre una santa. Lei raccoglieva moltissimi soldi in quegli anni per i poveri del mondo e andavano tutti sul conto dello Ior, ma lei non lo gestiva, veniva gestito da quei monsignori che un giorno gestivano i soldi di Madre Teresa di Calcutta e il giorno dopo magari gestivano i soldi di riciclaggio di tangenti sporche. Lei non era consapevole di questo”.