Kevin Spacey si trova al centro di una polemica senza fine, in seguito all’accusa di aggressione sessuale da parte dell’attore Anthony Rapp. Il protagonista di House of Cards ha spinto infatti Netflix a prendere una chiara posizione contro lo scandalo che riguarda il due volte premio Oscar ed a chiudere i battenti della serie Tv. In seguito al coming out di Spacey, il fratello Randall Fowler ha aggiunto carne sul fuoco ed ha parlato delle violenze sessuali subite per tanti anni dal padre Thomas Geoffrey.

Conosciuto per la sua somiglianza con Rod Stewart, il fratello maggiore di Kevin Spacey ha dichiarato di non essere sorpreso delle accuse rivolte contro l’attore, visto che il padre di entrambi era “un nazista stupratore di bambini“. Randall Fowler ha infatti sottolineato come il padre abbia abusato di Spacey per diversi anni nella casa degli orrori in cui sono cresciuti. L’agente di Fowler, Bonnie Soto, starebbe inoltre scrivendo un libro sull’abuso sessuale dell’artista ed ha sottolineato a The Sun come l’episodio sia ormai noto. Anche se il suo cliente non sa nulla riguardo a Rapp, visto che Kevin Spacey decise di andarsene di casa non appena ottenuta la popolarità con Rich Millionaire.

“Non siamo troppo sorpresi e sappiamo che Kevin è rimasto nell’ombra a lungo”.

Il libro di Randall Fowler fa luce sulle violenze su Kevin Spacey?

Secondo quanto riporta il Daily Mail, Randall è stato informato delle accuse di Rapp nelle prime ore dello scorso lunedì e di averle trovate “inquietanti”. Il fratello di Kevin Spacey, attualmente autista di limousine a Boise, aveva già parlato di come l’educazione di due genitori disfunzionali abbia influenzato la vita di entrambi. Il suo nuovo libro si basa infatti sull’orrore che ha dovuto affrontare da giovane a causa del padre.

“In questa famiglia ci sono stati quattro principali tipi di abuso”, ha detto Soto, “fisico, sessuale, verbale e per negligenza”.

Nel 2004, Randall Fowler aveva infatti descritto il padre come un perverso membro del Partito Nazionale Americano e che usava tagliarsi i baffi come Adolf Hitler. Ha inoltre rivelato che il genitore lo ha picchiato e stuprato regolarmente con la complicità della madre, mentre la sorella Julie è stata riempita di pugni prima che decidesse di scappare da casa appena maggiorenne.

Kevin Spacey aveva già negato tutto

All’epoca un portavoce di Kevin Spacey aveva gettato acqua sulle dichiarazioni di Randall, sottolineando che le affermazioni del fratello fossero gravi e che la star di House of Cards non aveva “mai sperimentato l’angoscia descritta da Fowler, di non essere mai stato vittima di abusi e di poter solo provare empatia nei suoi confronti“.

Randall ha inoltre sostenuto che gli effetti degli abusi del padre si sono riversati nel fallimento dei suoi tre matrimoni e di non aver mai voluto figli per evitare che “ereditassero il gene predatore” del padre. Anni dopo, la madre avrebbe cercato di giustificare il suo silenzio tramite una lettera inviata a tutti e tre i figli, rivelando di essere stata a sua volta vittima di abusi durante l’infanzia, così come il marito.

Le violenze sul fratello di Kevin Spacey

Secondo quanto riportato dal fratello di Kevin Spacey, gli abusi su Randall sarebbero iniziati nel 1968. In quell’occasione il padre gli aveva ordinato di andare nella camera da letto per insegnargli qualcosa “sugli uccelli e sulle api”. Anche se la madre avrebbe battuto ripetutamente i pugni sulla porta, avrebbe in seguito rinunciato quando ha capito che non avrebbe potuto fare nulla. All’epoca Randall Fowler aveva appena 12 anni ed in seguito la madre avrebbe scoperto che il marito stava abusando anche di un’adolescente, una parente.