Abate Abbone e Il Nome della Rosa: un personaggio importante che nella miniserie verrà affidato a Michael Emerson. Conosciuto come protagonista di Person Of Interest, già sulla strada del successo prima di Lost, l’attore è stato scelto per interpretare uno dei ruoli più controversi del romanzo di Umberto Eco. L’Abate Abbone infatti vive in bilico fra la paura di attirare l’attenzione dell’Inquisitore e la volontà di nascondere la sua vera natura.

L’Abate Abbone ne Il Nome della Rosa: un monaco pieno di misteri

Abbone ha dovuto accettare che la Disputa venisse fatta all’interno della sua abbazia. E questo evento rischia di mettere in serio pericolo i segreti che custodisce al pari di altri monaci in primo piano. Sarà il motivo che lo spingerà a chiedere a Guglielmo da Baskerville di indagare sul delitto di Adelmo, deciso di assicurare il colpevole alla giustizia. Gli sarà utile per dimostrare la bontà dell’abbazia e dell’Ordine francescano in generale, oltre che a fermare lo sguardo dell’Inquisizione.

Al contrario del francescano, l’Abate Abbone non incarna gli ideali di San Francesco sulla povertà della Chiesa ed è più incline al lusso. Il suo animo avido lo spinge inoltre a provare timore della furia del Papa, un altro dei motivi che lo spingeranno a richiedere l’aiuto di Guglielmo. Sarà forse una delle poche volte in cui deciderà di non voltare le spalle a quanto avviene davvero nel monastero. Cambierà però idea quando le indagini del francescano si spingeranno un po’ troppo oltre ed in particolare verso la biblioteca di cui conosce i segreti.

L’amore per la materia

Nella pellicola dell’86 sul romanzo di Eco, il personaggio di Abbone viene assegnato a Michael Lonsdale. Così come nel romanzo, diventerà la guida di Jorge da Burgos nonostante sia stato quest’ultimo ad eleggerlo come Abate e sarà fra quanti accoglierà i consigli ed i moniti del vecchio monaco cieco. Abbone gestisce inoltre ogni angolo della struttura religiosa ed anche se è Malachia ad occuparsi della biblioteca, è l’Abate a scegliere chi possa accedervi e chi no.

Non esita a dimostrare di essere una persona colta, forse intimorito dalla superiorità di Guglielmo e della sua conoscenza. Più che i beni spirituali adora quelli materiali e cerca in ogni modo di conquistare l’ammirazione degli altri monaci. Soprattutto perchè è Jorge la vera guida spirituale dell’abbazia, un posto d’onore che ha ottenuto grazie ai tanti anni vissuti al suo interno.

La paura del giudizio

L’arrivo di Bernardo Gui non preoccupa l’Abate Abbone per paura di ripercussioni. Sa infatti che l’Inquisitore è a caccia di dolciniani e che grazie alla sua avarizia è più affine al Papa che ai francescani. Esistono però dei pilastri della sua quotidianità che non intende perdere. Da un lato il controllo dell’abbazia e dei suoi residenti, minacciato dalle morti dei monaci. Dall’altro la possibilità che la delegazione papale e francescana non gli assegnino un ruolo di primo piano. L’Abate Abbone sfrutta la sua eloquenza per conquistare l’applauso altrui e questa missione sarà possibile solo se dimostrerà di avere in pugno ogni monaco.

Nella miniserie, Guglielmo dimostra di rispettare la volontà dell’Abate e le sue regole. Per questo non accederà subito alla biblioteca nonostante i forti indizi che il responsabile possa far leva sui testi antichi per commettere i suoi delitti. Quando gli sarà chiaro che Abbone non sta collaborando, il frate francescano raggirerà l’ostacolo ed entrerà senza avere il suo benestare. Rimasto senza la maggior parte dei monaci più importanti, Abbone imporrà al religioso di lasciare la struttura e ritornare nel suo paese. Un ordine che non verrà ascoltato dal diretto interessato.

L’Abate Abbone visto da Michael Emerson

In occasione del debutto della serie tv, Michael Emerson ha parlato del suo personaggio in un’intervista su Raiplay offerta come extra dall’emittente nazionale. Conosciamo così il suo modo di vedere il personaggio, l’avidità dell’Abate Abbone e la sua ambiguità. Secondo l’attore, le caratteristiche del monaco lo rendono anche in qualche modo fedele ai suoi ideali. Nonostante un’antipatia di fondo, riesce a scatenare empatia nel pubblico. Anche perché fino alla fine non si saprà quanto Abbone sia coinvolto nel delitti avvenuti in abbazia.

Il contributo di Emerson nella storia sarà significativo: ha reso l’Abate discutibile, esattamente come avrebbe voluto se fosse stato dall’altra parte della barricata, se avesse potuto guardarlo da spettatore. L’Abate Abbone ne Il Nome della Rosa sarà di sicuro più moderno rispetto all’epoca narrata, avrà quel tocco di classe in più che lo renderà del tutto attuale.