Quarto Grado anticipazioni 11 gennaio – Ritorna su Retequattro il programma condotto da Gianluigi Nuzzi con gli approfondimenti di cronaca nazionale. Nella puntata di questa sera, il focus verrà dato a Olindo Romano. Si tratta dell’uomo accusato e condannato all’ergastolo per la strage di Erba. Una lunga intervista per Quarto grado, oltre ai tanti dettagli rimasti ancora da chiarire e che riguardano la vicenda.
Quarto Grado anticipazioni 11 gennaio: intervista a Olindo Romano
Si dichiara innocente il marito di Rosa Bazzi, in carcere da oltre dieci anni per la strage di Erba. Omicidi multipli che non ritiene di aver commesso, anche se durante un tour de force di interrogatori ha accettato di assumersi la responsabilità piena. In quegli anni sia Rosa che Olindo hanno cercato di scagionare il partner agli occhi delle autorità, finendo poi dietro le sbarre in via definitiva. Dobbiamo ritornare indietro fino all’11 settembre del 2006 per comprendere che cosa è accaduto alla famiglia Castagna ed alla vicina di casa Valeria Cherubini. Nel duro attacco perderanno la vita quest’ultima, Raffaella Castagna ed il figlio Youssef Marzouk, oltre alla madre della donna Paola Galli. Verrà ferito inoltre Mario Frigerio, che in seguito confermerà di aver visto Olindo Romano durante l’aggressione.
“Penso che riusciremo ad uscire dice oggi Olindo Romano sperando di poter finalmente dimostrare la propria innocenza e quella della moglie. Suggerisce agli inquirenti di analizzare di nuovo i reperti rimasti, che potrebbero rivelare una verità finora messa a tacere. “Basta andare a rivedere tutti i fascicoli e vedere come si è svolta la storia”, dice ancora parlando dell’ingiustizia subita. Senza dimenticare di aver compiuto in prima persona degli errori, che hanno contribuito alla sua detenzione. “Un insieme di cose”, difficile da definire per individuare quale sbaglio abbia avuto un peso maggiore nella tragedia.
“Li sapevamo tramite i giornali e tramite le cose che vedevamo e leggevamo. E poi per quello che ci hanno detto”.
Risponde così Olindo per motivare come mai fosse a conoscenza dei fatti. La dinamica degli omicidi è avvenuta in una sequenza particolare, di cui lui e Rosa erano informati. Non si tratta però di aver vissuto tutto con i suoi occhi, specifica, ma di riportare alcuni eventi già noti o di cui sono stati informati da terzi. La manipolazione a suo dire sarebbe avvenuta anche con Mario Frigerio, testimone chiave e oculare decisivo per la condanna. Così come la traccia ematica ritrovata sull’auto della coppia, che secondo Romano sarebbe stata posizionata da altri. Un elemento tuttavia già smentito dal consulente, che ha confermato come la traccia di sangue si sia creata per contatto diretto. Le anticipazioni di Quarto Grado ci regalano anche l’appello finale di Olindo Romano: la speranza di trovare un giudice che decida di analizzare tutti i documenti, senza affidarsi alle analisi dei suoi predecessori. Anche se “non si quanto possa servire”.