Il caso Manuela Bailo è ancora al vaglio degli inquirenti in queste ore, in seguito alla confessione di Fabrizio Pasini. Il sindacalista UIL di 48 anni ha ammesso nei giorni scorsi di essere il responsabile dell’omicidio della donna, sua amante. A suo dire Manuela Bailo sarebbe tuttavia morta a causa di una caduta accidentale e sarebbe stata la tensione del momento a spingerlo ad occultarne il corpo.
Manuela Bailo è morta poche ore dopo l’incontro con Fabrizio Pasini
Secondo le prime ricostruzioni delle autorità, sembra che la vittima ed il reo confesso si siano incontrati nella serata del 28 luglio. A distanza di poche ore, la coppia avrebbe iniziato a litigare furiosamente: Pasini ha confessato di aver spinto in quest’occasione la donna, che sarebbe quindi caduta dalle scale. Colto dal panico avrebbe decido di nascondere il suo corpo nella cascina di Azzanello, dove è stato ritrovato 23 giorni più tardi. Il cadavere di Manuela Bailo sarebbe stato occultato in un sacco della spazzatura ed in seguito sepolto in una vasca un tempo adibita alla raccolta di liquami.
Come sottolinea Brescia Today, nei giorni precedenti alla confessione di Fabrizio Pasini le autorità si erano già avvcinate ad Azzanello. La pista dei cani molecolari iniziava già a dare i suoi frutti, quando l’uomo ha deciso di rivelare la propria responsabilità. Prima di raccontare quanto accaduto quel giorno, si è recato in Sardegna con moglie e figli per una breve vacanza.
“Sono in corso ulteriori e approfonditi accertamenti tesi a ricostruire con precisione la dinamica dei fatti, e pertanto le indagini non possono dirsi concluse”.
Da chiarire movente e dinamica dei fatti
Continua a non essere chiaro in particolare il movente che avrebbe spinto Pasini ad uccidere Manuela Bailo. La versione dei fatti del sindacalista è che avrebbe caricato il corpo della vittima nella sua auto, per raggiungere la campagna della provincia di Cremona dove era solito giocare con gli amici a soft-air. Uno dei punti da approfondire è come Pasini sia riuscito a scavalcare la protezione del fondo chiuso di Azzanello, dove ha sepolto la vittima.
Gli unici dati certi per ora riguardano le ore precedenti al delitto, quando il reo confesso e la donna sono stati avvistati dalle telecamere cittadine mentre percorrevano le strade di Brescia in auto. Da quanto si apprende, subito dopo l’omicidio di Manuela Bailo, l’amante sarebbe andato a cena con alcuni amici ed alcuni giorni più tardi sarebbe partito verso la Sardegna.
Un’amica della vittima: “A noi è sembrato che fosse in dolce attesa”
A lanciare una possibile ipotesi sono gli amici e i conoscenti di Manuela, che hanno riferito ai giornali come la donna negli ultimi tempi si fosse arrotondata. In paese si parla in particolare della possibilità che la 35enne fosse rimasta incinta di Pasini. “Se così fosse stato non escluderei che abbia litigato con quell’uomo poiché l’ha messo di fronte alle sue responsabilità”, ha riferito un’amica. Secondo questa testimone, il reo confesso e la vittima sarebbero stati avvistati per l’ultima volta a Costalunga, nel quartiere di Brescia. I due si sarebbero incontrati per bere un aperitivo, raggiungendo il posto con i rispettivi mezzi. Rimane in silenzio invece la madre di Manuela Bailo, Veatrice Talenti: “È un momento, questo, in cui non vorrei essere disturbata”.