Omicidio Ballestri, ultime notizie 17 marzo 2018 – Una drammatica sequenza: è questa la descrizione fatta dall’anatomopatologo Roberto Nannini sulla morte di Giulia Ballestri. Il suo intento, unito a quello dell’avvocato Giovanni Scudellari è di dimostrare come Matteo Cagnoni avrebbe agito mosso da estrema crudeltà. Nel processo al dermatologo potrebbe essere dimostrata una delle due aggravanti che potrebbero condannarlo all’ergastolo. Secondo gli investigatori l’omicidio Ballestri sarebbe avvenuto inoltre con premeditazione.

Omicidio Ballestri, 40 minuti di sofferenze per la vittima

Lo specialista non ha dubbi. Matteo Cagnoni, forse incastrato da una telecamera, avrebbe trattenuto la vittima per 30/40 minuti infierendo sul suo corpo con un bastone, ripetutamente. Il sospetto è che il dermatologo volesse far soffrire e terrorizzare la moglie: subito dopo averla aggredita alle spalle, l’avrebbe trascinata “lungo lo scalone di legno che porta al salone”. Sono questi i primi dettagli individuati da Nannini, come sottolinea Il Resto del Carlino, l’inizio di un mistero che non è stato risolto nemmeno con l’autopsia di Giulia Ballestri. Non è chiaro infatti se possa essere stata spogliata e solo in seguito trascinata fino al seminterrato, come dimostrerebbe la presenza di una trappola per topi di tipo adesivo trovata sulla schiena della vittima.

Una volta in cantina, Giulia Ballestri avrebbe ripreso conoscenza ed avrebbe cercato di fuggire. A questo punto l’aggressore le ha rotto tre costole, l’ha afferrata per i capelli e le ha sbattuto più volte il volto contro lo spigolo. L’autopsia rileva infatti sette fratture, ma secondo Nannini potrebbero essere di più. Quindici minuti dopo la moglie di Matteo Cagnoni sarebbe morta soffocata nel proprio sangue. “Giulia aveva lesioni da difesa passiva – evidenzia – non da difesa con le unghie, raro in casi aggressione con un brandello, più frequente quando l’omicida impugna un coltello poiché più corto“. Nessun DNA quindi che dimostri la presenza di un terzo uomo sul luogo in cui è avvenuto dall’omicidio Ballestri, come ventilato dalla difesa.